Dopo un percorso di studi presso il seminario di Nardò il de Pace decise di aggregarsi all'ordine dei frati minori conventuali di Oria, percorse l'anno del noviziato, il 26 Aprile del 1828 prese i voti e nel 1829 fu ordinato sacerdote.
Nell'arco della sua vita fu maestro dei novizi prima in Bitonto e poi in Oria, professore di teologia, dal provinciale Gigli fu prescelto a segretario di S. Visita nella provincia di Napoli e dal provinciale Spagnuolo a visitatore delegato dei conventi di Veglie e Copertino.
Il 14 gennaio 1851 in Roma fu decorato col titolo di padre maestro in sacra teologia e diffinitore perpetuo nella Serafica provincia di S. Nicola.
Il de Pace curò la ristampa dell'intera opera "La fortuna di Oria" del canonico Papatodero, che vide la luce nel 1866. Nel 1864 il de Pace previo permesso dei suoi superiori dell'ordine donava al Municipio di Oria oltre 3000 volumi per installare una pubblica biblioteca. Il 9 Marzo 1865 il municipio Oritano conferiva al padre maestro de Pace la cittadinanza Oritana, e lo nominava Bibliotecario a vita.